Brasato di manzo al barolo con polenta

Per ottenere un ottimo brasato, è innanzi tutto indispensabile scegliere il tipo di carne adatto. Quella ideale proviene dal quarto anteriore del manzo: è il girello di spalla, altrimenti detto sbordone. Piatto tipico della cucina piemontese, il brasato al barolo richiede tempi piuttosto lunghi di preparazione, ma non presenta particolari difficoltà. Viene generalmente servito accompagnato dalla polenta, un tempo alimento base della cucina del nord d’Italia e ancor oggi preparata in molte case quasi tutti i giorni.

Ingredienti (per 6 persone)
1 kg di sbordone o girello di spalla
burro
olio
pepe nero in grani
1 bottiglia di barolo
2 carote
2 cipolle
rosmarino
salvia
sedano
500 g di farina di granoturco

COME PREPARARE IL BRASATO
Mettete la carne a macerare per 12 ore circa, dopo averla innaffiata con il barolo e aver aggiunto carote, cipolle, sedano, rosmarino e salvia, tagliati a pezzi e dopo averla cosparsa di sale e pepe. Trascorso questo tempo, sgocciolate la carne e rosolatela in poco olio e burro, finché avrà preso colore da tutte le parti, quindi salatela. Aggiungete il vino, le verdure e gli aromi in cui era immersa. Coprite il recipiente e mettete a cuocere, a fuoco minimo, per 4 ore circa. Una volta ultimata la cottura, passate il sugo, che si sarà notevolmente ristretto, in un mixer e poi rimettelo un poco sul fuoco per farlo addensare. Il brasato è pronto per essere affettato. Versatevi sopra il sugo prima di servire, con la polenta.

COME PREPARARE LA POLENTA
Versate in una pentola 2 litri di acqua e portatela ad ebollizione. Salatela e versatevi lentamente 500 g di farina di granoturco, mescolando in continuazione con il cucchiaio di legno per evitare che si raggrumi. Sempre mescolando, cuocetela per 45 minuti circa. Una volta ultimata la cottura, spegnete la fiamma e aggiungete un poco di burro e di Parmigiano grattugiato.

Una curiosità: 
Esistono due principali tipi di polenta: quella “gialla”, fatta con la farina di granoturco e quella “bianca”, fatta con la farina di mais bianco o con semola di grano. La polenta bianca, dal gusto più delicato, è diffusa soprattutto nel Veneto. Si accompagna ai piatti di carne, al pesce, alla selvaggina e ai formaggi. Squisita anche con solo burro e parmigiano.