Gnocco fritto

Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: non si tratta dei tradizionali gnocchi di farina, acqua e patate e neppure degli gnocchi di semolino romani. Qui parliamo di pasta di pane lievitata e fritta, l‘emilianissimo gnòc frètt, tanto per capirci. Non che il resto d’Italia non lo conosca! Più o meno ogni regione ne vanta l’invenzione, pur cambiandone il nome. E per fortuna, perché queste gustose bolle di farina dorata trasformano ogni antipasto in un banchetto. Semplici e alla mano, gli gnocchi fritti legano con tutto: salumi, prosciutti e formaggi d’ogni tipo, ma anche miele, mostarde e marmellate. Li potete persino intingere nel cappuccino. Insomma, ci si fa pranzo, cena e colazione. Che altro aggiungere? Ecco l’emilianissima ricetta!

 


INGREDIENTI
(per 8/10 persone)
1 kg di farina
0,25 l d’acqua
0,25 l di latte
50 g di lievito di birra
25 g di sale
2 l di olio per friggere
3 cucchiai di olio evo

 

Preparate, in un contenitore, parte dell’acqua e scioglietevi il sale. Mettetela da parte. Scaldate l’acqua rimanente con il latte, a circa 30°C e stemperatevi il lievito. Impastate la farina e l’olio e solo alla fine aggiungete la parte di acqua con il sale. Impastate tutti gli ingredienti insieme.

 

Lasciate lievitare l’impasto all’interno del forno elettrico, dopo aver attivato la funzione “lievitazione”: otterrete un perfetto raddoppio dell’impasto in 15 minuti circa. A lievitazione avvenuta, stendete la pasta sino a uno spessore di circa 3 mm e tagliate con la rotella dentellata dei rombi di circa 8 cm di lato.

 

Friggeteli in olio bollente per 30 secondi circa, fino a quando la pasta si sarà gonfiata e avrà preso un colore dorato. Una volta pronti, metteteli ad asciugare su carta assorbente, tamponandoli delicatamente. Serviteli in un semplice cestino e accompagnateli, a piacere, con salumi misti, formaggi e tutto quello che la fantasia vi suggerisce.