Bolsena è un angolo d'Italia ricco di tradizioni storiche e culturali. Fra tutte, la più famosa e spettacolare è la rappresentazione dei Misteri di Cristina, la santa bambina che subì il martirio nell'ultima persecuzione di Diocleziano, del 305. Quando Cristina scelse la strada del martirio aveva appena dodici anni. Bella e di nobili origini, Cristina era la ragazza più desiderata di Bolsena.
Invano però i giovani bolsenesi avrebbero aspettato una risposta perché Cristina si era segretamente promessa a Dio. A tradirla fu l'ancella a lei più cara, che riferì al padre dell'avvenuta conversione.
Un contrasto insanabile nacque all'improvviso tra padre e figlia, e quando Urbano, pieno d'amore paterno e soffocato dal dolore, supplicò Cristina di smentire le parole che l'accusavano, lei confermò ogni cosa. Fu rinchiusa in un'alta massiccia torre dell'isola Martana da cui sarebbe uscita, secondo il volere del Padre, solo se avesse rinnegato Cristo. A questo punto della leggenda iniziano i prodigi e i misteri….
Ogni anno, la sera del 23 luglio e la mattina del giorno successivo le gesta della martire bolsenese, morta alla tenera età di 12 anni, rivivono nella fantasia dei suoi concittadini attraverso un'antichissima azione scenica, vera"…reliquia vivente del dramma sacro…", popolarmente chiamata "Misteri".
I “Misteri” rievocano, in una decina di quadri plastici su palchi occasionali nel centro storico, i martiri cui fu sottoposta la giovane Cristina: sopravvisse a tutto fino a che il Signore non permise che fosse uccisa dalle frecce dei suoi carnefici.
Le rappresentazioni sceniche, sono affidate tradizionalmente a cittadini bolsenesi vestiti con costumi dell'epoca romana.