Il Capodanno Fiorentino

Chi ha avuto la fortuna di visitare Firenze, si è sicuramente accorto della sua unicità. Firenze è assolutamente inimitabile. Le sue strade, la sua architettura, le sue opere d’arte e la sua incredibile storia ne fanno la città d’arte italiana per eccellenza. Tutti coloro che ci sono vissuti vi parleranno della forte personalità dei fiorentini e dell’orgoglio che provano per essere originari di questa città.

 

Firenze può essere visitata in qualunque momento dell’anno, ma noi vi proponiamo una data particolare e inconsueta: il 25 marzo, l’autentico Capodanno fiorentino! Sì, perché Firenze, pur festeggiando la notte di San Silvestro, come il resto d’Italia, celebra anche il suo Capodanno tradizionale il 25 marzo.

 

Infatti, dal Medioevo sino al 1749, anno dell’adozione del calendario gregoriano, Firenze faceva coincidere il Capodanno con il giorno dell’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria, esattamente 9 mesi prima della nascita di Cristo. Una tradizione che ha poco in comune con i festeggiamenti del moderno Capodanno.

 

Perciò dimenticatevi l’abito elegante e il brindisi di mezzanotte. Il Capodanno fiorentino consiste in un grande corteo storico che, dopo aver attraversato la città, giunge alla Basilica della Santissima Annunziata, risalente al XIII secolo e cuore delle celebrazioni.

 

L’appuntamento sarà intorno alle 14.30, presso il Palagio di Parte Guelfa, palazzo medioevale dal quale parte il corteo. Preparatevi a passeggiare per tutto il centro di Firenze, scoprendone i siti storici e gli angoli più suggestivi, accompagnati dalla caratteristica parata in abiti d’epoca medioevale. Attraverserete via Porta Rossa, piazza della Repubblica, via degli Speziali, piazza del Duomo e via dei Servi, facendovi tentare dagli squisiti brigidini e dal croccante, sempre presenti sui banchi di piazza, per poi dirigervi alla Sacra effigie dell’Annunziata, che si trova all’interno dell’omonima basilica.

 

Tradizione vuole che si renda un omaggio floreale di gigli bianchi all’affresco che raffigura l’Annunciazione, a cui i fiorentini sono molto legati e che viene considerato un ritratto miracoloso. Infatti, la leggenda narra che l’artista al quale era stata affidata la realizzazione dell’affresco, tal Maso di Bartolomeo, non riuscisse a dipingere il volto della Vergine Maria e un angelo fosse accorso in suo aiuto per completare l’opera. Terminata la cerimonia squisitamente religiosa, i festeggiamenti proseguiranno sino a sera con diverse iniziative in varie zone della città, fra cui mostre e concerti benefici, che raccolgono una forte partecipazione di fiorentini e turisti, dimostrando ancora una volta come il passato si leghi al presente e sia sempre in grado di sorprenderci e coinvolgerci.