Il mercato delle vettovaglie a Livorno

Il mercato coperto di Livorno, considerato tra i più belli d’Europa, è una delle mete preferite di mio suocero, quando è in villeggiatura e, dal momento che non amo più di tanto la vita di spiaggia, mi offro spesso di accompagnarlo a fare acquisti.

Il mercato è ospite di un edificio di grande fascino, risalente alla Belle Époque, in vetro e ferro, posto lungo il “fosso reale” di Livorno, che faceva parte delle antiche fortificazioni medicee. Grazie alle famose Leggi Livornine, emanate da Ferdinando I nel 1590, con cui si promettevano alloggio e bottega gratuiti a chiunque desiderasse intraprendere un’attività commerciale, Livorno è stata, per secoli, un porto franco, un’oasi di convivenza civile e di tolleranza, in cui tutte le principali comunità etniche e religiose hanno trovato accoglienza, una città che non ha mai costruito un ghetto per la sua numerosa popolazione ebraica.

Il mercato ricorda, per la bellezza e per la quantità di merce esposta, il celebre mercato della Boqueria di Barcellona. Dall’ingresso principale si accede al Salone del pesce, mentre dietro si apre un grande Salone ad alte capriate metalliche, dove si trovano i banchi della frutta e della verdura e i negozi che vendono prodotti alimentari e carne. Per chi, come me, vive in Emilia, i prezzi sembrano molto convenienti. Compriamo, come sempre, una quantità di cibo esagerata, anche se, in vacanza, ci sono spesso molti ospiti a tavola, compresi i nostri figli, che vengono a trovarci con i loro amici.

Nel pomeriggio mi riprometto di tornare a fare un giro nella zona dei Bagni Pancaldi, i primi bagni in muratura sorti in Italia e di fare qualche foto agli edifici in stile Liberty sul lungomare. Dimentico, per un attimo, che abbiamo comprato pesce da cuocere al barbecue e che io ho “l’onore” di essere il “fuochista” principale…I Bagni Pancaldi dovranno aspettare…