Elisabetta Rizzato è un architetto con la passione per l’interior design. Ama viaggiare per il mondo alla scoperta di nuovi stili e elementi di design, e allo stesso tempo raccontare il Made in Italy nel suo blog Italian Bark. Quattro anni fa ha aperto questo portale in cui raccoglie idee, ispirazioni e gli ultimi trend per rendere unica la propria casa. Ci ha raccontato cosa ama di Bertazzoni e ci ha dato qualche consiglio sulla scelta dell’arredamento in cucina.
Come è nata la tua collaborazione con Bertazzoni?
Il mio blog di interior e design, come dice il nome ITALIANBARK, nasce dalla volontà di parlare un linguaggio estetico italiano all’estero, di andare oltre i confini dell'Italia grazie al web ma allo stesso tempo di mantenere l'identità italiana.
C'è in un certo senso un parallelismo con l'azienda, che mantiene una forte tradizione italiana ma parla ad una clientela senza confini geografici, con linee che si adattano alle necessità tecniche delle cucine di diversi Paesi senza perdere i tratti distintivi e uno stile italiano riconoscibile e molto forte.
Per questo è nata l’idea di raccontare Bertazzoni attraverso un viaggio in diversi Paesi del mondo: la cucina è il cuore della casa, la stanza dove più si identificano le peculiarità culturali di un posto rispetto ad un altro. Il mio è un racconto a metà tra design e travel, un po' come lo è il mio stesso blog.
Ovviamente poi va detto che da sempre sono un'estimatrice delle cucine Bertazzoni, in quanto architetto e progettista d’interni, sia per la qualità dei materiali che per le loro linee: un esempio di eccellenza del nostro Paese che sono orgogliosa di condividere con i miei lettori!
Cosa ti ha colpito di più dell’azienda?
Mi affascina moltissimo la storia dell'azienda e il suo legame con il territorio, che resta uno dei valori fondamentali del marchio anche oggi nonostante Bertazzoni sia presente in praticamente tutto il mondo! Ricordo che durante la mia visita alla vostra sede di Guastalla sono rimasta subito colpita dalla storia del logo Bertazzoni, registrato nel 1923 ma ancora attualissimo: questo testimonia da un lato la vocazione dell'azienda, da sempre contraddistinta da una forte modernità e un saper "guardare avanti", dall'altro un percorso contraddistinto da una grande coerenza rispetto alla storia e alle origini.
In base alla tua esperienza di architetto ed interior designer per che cosa si distinguono i prodotti Bertazzoni? Come definiresti il loro design?
Definerei le linee di Bertazzoni moderne ma allo stesso momento senza tempo. Una cucina Bertazzoni è progettata per durare a lungo, non solo a livello di materiali ma anche con il suo design. Questo significa non seguire le mode del momento, ma avere uno stile unico e riconoscibile, anche se inserito in ambienti molto diversi tra loro.
La tua cucina ideale che stile ha? Minimal, rustica o tradizionale?
La mia cucina ideale ha uno stile minimale ed ha come primo obiettivo la praticità. Per me la cucina dev'essere sì bella, ma innanzitutto pratica e funzionale.
Per praticità intendo anche una gestione ottimale dello spazio, che attualmente in casa mia è poco ma in fondo lo è anche nella mia casa ideale: nei miei sogni c'è una piccola casa immersa nel verde, non amo le abitazioni molto grandi e mi affascinano le soluzioni che sfruttano in maniera intelligente e furba lo spazio. Da viaggiatrice, sognerei addirittura di vivere in una di quelle case compatte spostabili da piazzare dove si vuole!
Hai dei consigli su come arredare la cucina, per chi possiede una Bertazzoni?
Il consiglio è in fondo quello che potrei dare a chiunque possiede un pezzo di design: il less is more è sempre un ottimo principio per valorizzare qualcosa, ovvero procedere per sottrazione in modo da valorizzare al massimo l'elemento di arredo. Le cucine Scandinave sono un esempio fantastico in questo senso, vi invito a seguire Bertazzoni su instagram per trovare moltissime ispirazioni!
Qual è il tuo colore preferito tra quelli proposti da Bertazzoni?
Adoro il bianco lucido, è quello che vorrei per la mia cucina.
Tra i colori più accesi, opterei invece per il rosso perché è un colore fortemento grafico e in realtà facilmente abbinabile con tutti gli altri colori.