Induzione o gas?

La scelta tra un piano cottura a induzione e uno a gas non è semplice e dipende molto dalle esigenze e dalle abitudini di ciascuno.

Dal punto di vista del design, bisogna ammettere che il piano cottura a induzione è splendido: in vetroceramica, liscio, piatto, con comandi touch sotto vetro. Facile da pulire - basta passare un panno umido - si alimenta con la corrente elettrica e ha una bassissima dispersione di calore, che risulta uniforme su tutta la pentola. Grazie a un campo elettromagnetico, l’energia si trasforma in calore solo a contatto con la pentola e al suo interno. I dispositivi di sicurezza bloccano automaticamente l’erogazione di energia, nel momento in cui si allontana la pentola dal piano. Dei segnali di calore residuo avvertono comunque se il piano cottura è ancora caldo, anche quando l’area è spenta. L’induzione è ancora più sicura del gas, perché non ci sono fiamme che possano eventualmente sprigionarsi, né pericolo di fughe di gas. Il piano cottura rimane freddo, tranne che nel punto dove poggia la pentola, azzerando il rischio di incendio per distrazione e può quindi essere utilizzato anche come piano d’appoggio. E’ un sistema più ecologico e richiede, in genere, minor manutenzione. Il controllo della temperatura di cottura è molto accurato e regolato per mezzo di display digitali. E’ vero che l’energia elettrica costa di più, ma la si utilizza per un minor tempo, con un rendimento nettamente superiore.
Va notato, tuttavia, che l’utilizzo a piena potenza dell’induzione può richiedere un aumento della fornitura di potenza elettrica, se non si pone attenzione a non utilizzare contemporaneamente altri apparecchi elettrici. Inoltre, le pentole utilizzate devono essere costruite in acciaio ad alto contenuto ferroso. Non si possono infatti usare pentole in alluminio, vetro, terracotta, o ceramica. Pertanto, alcuni piatti tipici della nostra zona, come lo stracotto, gli stufati o il risotto non possono essere preparati al meglio su un piano cottura a induzione. L’induzione è ideale per ottenere elevate temperature nel minor tempo possibile. Ad es. dell’olio per friggere, o dell’acqua da bollire (4 minuti circa per 3 litri d’acqua), poi i tempi di cottura degli alimenti rimangono gli stessi.
Inoltre, i fuochi a gas sono più facili e intuitivi da usare, perché sono quelli con cui la maggior parte di noi ha imparato a cucinare. Quindi, è più facile trovarsi a proprio agio con il gas, soprattutto per la modulazione e la regolazione della temperatura di cottura. Occorre infatti una certa esperienza per riuscire a regolare in modo accurato l’induzione. Il calore della fiamma si disperde più dell’energia elettrica, ma si deve distinguere tra bruciatore e bruciatore: quello a doppia corona Bertazzoni, ad esempio, con i suoi comandi separati, vanta i migliori tempi di riscaldamento della categoria. Un’altra considerazione da fare è che il piano cottura con i fuochi a gas costa, in genere, meno di quello a induzione. Un indubbio vantaggio dei fuochi a gas è poi che funzionano anche in presenza di un blackout elettrico.
Se esitate tra le due opzioni, provate l’esclusivo piano cottura a segmenti funzionali Bertazzoni, vincitore del prestigioso premio Interior Design Best of Year Award. Questo piano, di grande flessibilità, vi offre la potenza del gas, insieme a quella dell’induzione ed è dotato, in più, di una piastra Teppan-Yaki, tipica della cucina giapponese, che è invece molto utile per cucinare in modo sano una grande varietà di piatti, dalla carne, al pesce alla verdura, dal momento che richiede una quantità di grassi minima. Preparare un pasto sano è facile: pochi minuti per far bollire l’acqua sull’induzione, per cuocere una salsa veloce su un bruciatore a gas e per grigliare verdura o pesce sulla piastra Teppan-Yaki. Salute, velocità e gusto!