La fiera del tartufo

Se sei pronto ad essere sopraffatto da aromi inebrianti e la tua passione per il cibo ti induce a volte a commettere qualche piccola follia, devi assolutamente andare in Piemonte, ad Alba, dove si tiene il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco, ogni anno, in ottobre.

Il tartufo più prezioso, quello bianco, è un fungo che cresce sotto terra, presso le radici di un pioppo, di una betulla, di un nocciolo, o di una quercia. Nella zona di Alba, il tartufo bianco cresce spontaneo. A questo tubero, altrimenti noto come “il diamante della cucina”, viene letteralmente data la caccia. A farlo è personale specializzato ( i Trifulau), con l’aiuto di cani perfettamente addestrati. Prima dell’alba i Trifulau escono, in compagnia dei loro cani e, dopo essersi accertati che nessuno li segua, si dirigono verso luoghi segreti.
La stagione, quest’anno, è stata molto secca e la raccolta molto scarsa, tanto da far lievitare il prezzo alla vertiginosa cifra di 30 euro al grammo. Di conseguenza, le vendite sono state contenute: i visitatori, provenienti da tutto il mondo, erano per lo più di passaggio e si sono soffermati ad osservare, piuttosto che a comprare.
Uno dei modi migliori per assaporare un tartufo è quello di affettarlo sui tagliolini al burro. L’intenso aroma viene trasportato dal calore umido della pasta direttamente ai recettori del naso. Definirei ciò che si prova “una sensazione ancestrale”, che giustifica, probabilmente, il prezzo irragionevole e il successo del Tartufo Bianco.