La Gnoccata

Ogni tre anni, nel mese di maggio, a Guastalla torna Serpo XIII, Re degli Gnocchi, con tutta la sua corte, composta di circa 750 persone, tra cui un Gran Ciambellano, un Primo Ministro, un Cardinale, paggi, dame, cavalieri, militari e gente del popolo, su antichi carri trainati da buoi e da cavalli! Come di consueto, Re Serpo siede sull’ultimo carro. Dopo aver ricevuto le chiavi della città dal Sindaco, per 24 ore la città è tutta sua: si celebra, infatti, una festa tradizionale e laica molto sentita da tutta la popolazione di Guastalla di ogni età: la Gnoccata, quest’anno alla sua XXXIII edizione!
Tra le acclamazioni dei suoi sudditi, Re Serpo viene incoronato. La cerimonia è seguita da fuochi d’artificio, giocolerie e da un ballo di corte. Il giorno dopo, il corteo storico attraversa le vie della città e, una volta giunto nella piazza principale, il Re dà il via ad una colossale distribuzione di gnocchi: 2.500 kg. circa!

Quest’anno, per noi guastallesi, oltre alla gioia di stare insieme e divertirci, accomunati dall’amore per questa nostra terra, c’è in più l’orgoglio di essere riusciti ad organizzare una grande manifestazione, anche se la città è ancora in ginocchio per il terremoto di due anni fa. Inizialmente si era pensato di cancellarla, ma a Guastalla è quasi scoppiata una rivolta!
E non è un caso che il tema scelto per questa edizione sia l’allegria, un’arma potente contro le difficoltà. E chi avrebbe potuto interpretare meglio questo tema di Giacomo Valenti, con la sua contagiosa simpatia? 198 cm di altezza e 138 chili di peso, Valenti è un popolare conduttore televisivo e campione di wrestling, oltre che Re degli Gnocchi in più edizioni.
Figura dai tratti carnevaleschi, il Re degli Gnocchi ricorda il Rex Saturnaliorum dei Romani e rappresenta l’incarnazione del desiderio di un ritorno all’Età dell’Oro, quando il cibo abbondava per tutti senza distinzione.
Tenutasi per la prima volta verso la metà dell’Ottocento, quando i mugnai del Po organizzarono una distribuzione gratuita di gnocchi, fatti con le loro farine, la Gnoccata divenne, nel 1869, un’occasione per manifestare contro l’odiata tassa sul macinato, promulgata l’anno precedente e abolita solo nel 1880. Dopo la seconda guerra mondiale, la Gnoccata non fu più organizzata fino agli anni ‘70, ma la tradizione venne poi ripresa per non essere più interrotta.
La Gnoccata è sempre stata, per me e per i miei fratelli, un’occasione di divertimento, insieme alla gente della nostra città e, nel corso degli anni, abbiamo interpretato diversi ruoli: io sono stata la marchesa Isabella d’Este, ma anche una contadina e i miei fratelli, con i loro amici, sono stati, in tempi successivi, soldati e pastori…
Quest’anno, per la prima volta dopo tanto tempo, non ho partecipato al corteo storico, ma domenica sono rimasta a ballare in piazza fino a tardi, con i miei amici, sotto i portici di fronte al Duomo, al suono della musica di un gruppo di fiati e percussioni che aveva partecipato al corteo storico e, vista la bellissima atmosfera, è rimasto a suonare, improvvisando…