Torta di ricotta

La storia della ricotta, cibo di re e di pastori, si perde nella notte dei tempi. Conosciuta già dagli Egizi e dai Sumeri, la ricotta deve il suo nome al latino recocta e cioè cotta due volte, poiché il siero del latte viene cotto due volte durante la lavorazione. Ogni anno, per secoli, la ricotta fresca è arrivata nelle città il 25 novembre, giorno della festa di S. Caterina, sulle note di una pastorale. La portavano, dentro canestri di vimini, gli zampognari, scesi dai pascoli sulle montagne con le loro zampogne e ciaramelle. Ancor oggi, nei giorni che precedono il Natale, gli zampognari arrivano in città al suono forte dei loro strumenti antichi, nei loro abiti che paiono usciti da un presepio, per annunciare a tutti che il Natale è finalmente alle porte!

 

INGREDIENTI

Per la farcitura
2 tuorli d’uovo
50 g di zucchero
600 g di ricotta
100 g di pinoli
50 g di uva sultanina
100 g di canditi
1 bicchierino di grappa

Per la pasta frolla
2 tuorli d’uovo
200 g di farina
50 g di burro
50 g di zucchero
un pizzico di lievito vanigliato
un pizzico di sale
zucchero a velo

 

Per prima cosa, preparate la pasta frolla: disponete la farina e lo zucchero a fontana, su di un' asse, aggiungete un pizzico di sale e mettete, al centro, il burro tagliato a pezzetti, i tuorli e un pizzico di lievito vanigliato. Lavorate l’impasto finché risulterà omogeneo. Formate una palla, copritela e mettetela a riposare in frigorifero per una mezz’ora.
Poi preparate la farcitura: mettete l’uva sultanina ad ammorbidire nella grappa, quindi sbattete i tuorli d’uovo con lo zucchero. Unite la ricotta, metà dei pinoli, metà dei canditi, l’uva sultanina, la grappa e amalgamate il tutto. Estraete ora la pasta frolla dal frigorifero, stendetela con un mattarello e disponetela in una tortiera leggermente imburrata. Versate la farcitura e cuocete la torta in un forno Bertazzoni, in modalità ventilata, a 180 °C, per 40 minuti circa. Fatela raffreddare, poi ricopritela con lo zucchero a velo e decoratela con i rimanenti canditi e pinoli. Servite in tavola e… Auguri di Buone Feste!