Una gita sull'alpe di Siusi

Da tempo desideravo tornare in una delle località più belle dell’Alto Adige: l’Alpe di Siusi, a nord-est di Bolzano, sul versante occidentale delle Dolomiti. Dichiarate dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità e da Le Corbusier “la più bella costruzione al mondo”, le Dolomiti offrono panorami di incredibile varietà e bellezza.
L’Alpe di Siusi è l’alpeggio in quota più esteso d’Europa, con piste soleggiate e riparate dal vento. E’ un paradiso per tutti gli sport invernali, dallo sci di discesa a quello di fondo, dallo snowboard allo slittino. Ma è magnifico anche passeggiare in mezzo alla neve, ai piedi del Massiccio dello Sciliar, che fa da cornice a tutta l’Alpe di Siusi!

In una limpida domenica di gennaio, io e mia moglie ci siamo alzati presto, siamo saliti in macchina e, imboccata l’A22, l’autostrada del Brennero, in poco più di due ore abbiamo raggiunto Ortisei, dove abbiamo lasciato l’automobile, per proseguire in cabinovia fino all’Alpe di Siusi, raggiungendo in pochi minuti 2000 metri d’altitudine, tra spettacolari montagne: dal Gruppo del Sella, a quello del Sassloungo e del Catinaccio, fino allo Sciliar. Questo stupendo paesaggio non è stato snaturato dal turismo di massa e conserva l’autenticità che gli deriva da un vero radicamento nel territorio, abitato ancora com’è da pastori e contadini. Abbiamo deciso di goderci la giornata passeggiando, invece di sciare, considerando che, se ci fossimo stancati a camminare lungo quei bellissimi sentieri, saremmo potuti salire su una delle slitte trainate da cavalli, che collegano i vari rifugi.
Nonostante l’idea di farci trasportare da una slitta fosse allettante, abbiamo preferito goderci il panorama al ritmo più lento dei nostri passi, rinfrancati, all’ora di pranzo, da un piatto di canederli, qualche fetta di schüttelbrot - pane di farina di segale - speck e una polenta fumante, accompagnati da un bicchiere di profumato gewürztraminer.